"Una magia tutta bianca"

… ogni giorno all’alba, quando le luci della città sono ancora accese e Milano non ha ancora cominciato la sua frenetica giornata, il casaro comincia la lavorazione del latte, giunto da una stalla di Peschiera Borromeo, che nel giro di poche ore, attraverso una serie di passaggi, diventerà una candida bontà …

La qualità di un prodotto artigianale

Da oggi direttamente a casa tua con un click

Scrivono di noi

Milan e San Lorenzo a cena anche con il Centro della Mozzarella

Dopo essersi sfidate nella 23ma edizione del Trofeo «Luigi Berlusconi» sul campo dello stadio di San Siro (la partita è stata vinta 2-0 dal Milan) i rossoneri hanno cenato con la squadra avversaria, il San Lorenzo de Almagro, la formazione argentina per la quale fa il tifo Papa Francesco.
I giocatori si sono ritrovati al ristorante argentino Don Juan di via Altaguardia, in zona Porta Romana. Il locale, oltre ad Adriano Galliani, ha tra i suoi ospiti più affezionati anche molti giocatori dell’Inter.

(ndr) Il Centro della Mozzarella con il suo casaro Biagio ha deliziato le due squadre e lo staff dirigenziale con mozzarelle e burratine preparate al momento sotto gli occhi increduli di Galliani, Inzaghi & friends

E’ stato un momento di gioia per tutti e anche per la squadra argentina che non aveva mai assaggiato mozzarelle calde e burratine fatte al momento.. ci ha pensato il nostro Biagio, autentico trascinatore della serata

Grazie al Corriere della Sera e allo staff del DON JUAN ristorante argentino per le bellissime foto catturate nel corso della serata.
http://milano.corriere.it/foto-gallery/cronaca/14_novembre_06/milan-cena-col-san-lorenzo-e34ee336-65ae-11e4-b6fa-49c6569d98de.shtml

Scritto da: Corriere.it – (06.11.2014)
Fonte: “Corriere.it” – Quotidiano on line del Corriere della Sera – LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

BOCCONIANO TOGLIE LA CRAVATTA E PRODUCE MOZZARELLE

La storia di Enrico Carretta e di come nasce a Milano il Centro della Mozzarella suscita l’interesse del Corriere della Sera; ed ecco che nel blog “La Nuvola del Lavoro” di Corriere.it ritroviamo il video di Corrado Dugo.

Video di: Corrado Dugo – (Ottobre 2014)
Fonte: “Corriere.it” – Quotidiano-blog on line – LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

THE DREAMERS: MOLLO L’UFFICIO E FACCIO LE MOZZARELLE

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Ottobre 1997, ottobre 2014.. a 17 anni di distanza, festeggiamo così il nostro compleanno!

“..c’è un ragazzo della Basilicata che vive a Milano e fa il consulente finanziario. Un lunedì mattina, in ufficio, il suo capo comincia a gridare e a lamentarsi. Il ragazzo è stanco perché la sera prima è andato a ballare e non ha voglia di sentire le sue urla. Allora gli consegna la cravatta e si dimette. Da allora comincia a fare le mozzarelle, una vecchia passione che nasce da un’idea del padre. Oggi a Milano ci sono otto negozi più uno a Madrid e in arrivo una pasticceria. Questa è la storia di Enrico Carretta e del Vostro Centro della Mozzarella..”

Video girato da: Corrado Dugo – (Ottobre 2014)
Fonte: “Sky” LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

Io laureato alla Bocconi mollo tutto per fare mozzarelle

Ha sette negozi (sei a Milano e uno in arrivo a Meda). Moltiplica i suoi business (formaggi, pasticceria, catering…) e macina profitti. Enrico Carretta, 38 anni, lucano e bocconiano, ha mollato tutto per fare mozzarelle:

Lavoro 20 ore al giorno, con passione. Diversifico. Reinvesto tutti i profitti nell’attività. Conosco, e ho svolto, tutti i compiti dei miei collaboratori: se serve, vado anche dietro al bancone».

La sua è una storia emblematica che inizia a Milano: Enrico studia alla Bocconi e si fa portare dai genitori le mozzarelle di casa sua per la gioia dei suoi compagni di collegio. È allora che suo padre decide di aprire un caseificio a Milano. Nel frattempo si laurea e inizia a lavorare in una società di consulenza.

La scelta di cambiare vita viene fuori dopo un diverbio con il suo capo: molla il posto fisso e decide di rivoluzionare la sua carriera:

Sentivo il bisogno di tornare alla vita reale. La Bocconi mi aveva aperto la mente, ma io sentivo il bisogno di tornare alla vita reale. Ora era arrivato il momento di “sporcarsi le mani”».

Così assume la guida de Il centro della mozzarella e lo fa crescere, gradualmente:

Per avviare un punto vendita spendo intorno a 80mila euro, che recupero in pochi mesi. Tengo bassi i costi di gestione: negozi di 30mq, affitti entro i 2mila euro e un solo dipendente. Mi occupo anche del catering e sto per aprire una pasticceria che avrà prezzi bassi (20 euro al kg e qualità alta)».

Vuoi replicare l’idea di Enrico? Ecco qualche info:

Investimento: da 120mila euro (per risparmiare puoi rilevare macchinari usati, per esempio).
Personale necessario: (uno in produzione, l’altro al banco).
Costi di gestione: massimo 2mila euro affitto mensile. 30mila annui per un dipendente.
Ristrutturazione: 80mila euro per 30mq.
Ricavi: 12,80 kg per il fiordilatte, 13,50 per la burrata, 16,50 per la bufala.
Burocrazia minima: basta inviare la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) per via telematica e aspettare il controllo dell’Asl.
INFO: https://www.centrodellamozzarella.it/

Redazione

Scritto da: Redazione Millionaire.it – (28 Luglio 2014)
Fonte: “Millionaire.it il sito di business più letto” LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

IL CENTRO DELLA MOZZARELLA HA PRESENTATO “MAKING MOZZARELLA” nel temporary Caffè Carlyle aperto in corso Garibaldi 84”

Sono tre i momenti di Milano Food Week, l’annuale food entertainment no-stop che vede coinvolti o prodotti o produttori o professionisti con radici in Puglia e Basilicata. Domenica 19, il Centro della Mozzarella creato sotto la Madonnina da Enrico Carretta, giovane lucano di Lavello che ha riposto in un cassetto la laurea in economia conseguita presso l’Università Bocconi per dedicarsi alla produzione di latticini, che ha presentato “Making mozzarella” nel temporary Caffè Carlyle aperto in corso Garibaldi 84, per intenderci il cuore di Brera, dallo chef tristellato della trattoria “La Francescana” di Modena, Massimo Bottura insieme a Marta Palini.

Qui, Carretta, ha portato i suoi casari per mostrare, in diretta, come il latte viene trasformato in mozzarella. E’ stato un bel vedere in quanto i casari dell’economista-lattaio, sono giunti a Milano da Forenza, paesino della provincia di Potenza rinomato per la produzione di formaggio pecorino e caciocavallo podolico. I latticini del Centro della Mozzarella sono stati abbinati ai vini di Tormaresca di Minervino Murge.

Scritto da: Michele Pizzillo – (Maggio 2013)
Fonte: “MilanoFoodWeek” – LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

ENRICO CARRETTA, CLASSE 1975, ALLA FI NE DEGLI ANNI ‘90 È RIUSCITO IN UN’IMPRESA SINGOLARE: HA APERTO
UN CASEIFICIO A RIDOSSO DEL CENTRO DI MILANO.

Quando il ritorno alle origini non è una sterile operazione vintage ma una strategia che sposa il marketing e il palato, allora sì che se ne vedono delle belle.

Basta girare l’angolo di via Brembo, a Milano, al civico 1 di via Benaco, esattamente di fronte all’uffi cio visti del consolato cinese, che la vetrina del Centro della mozzarella sarà lì a raccontarvi una storia di questo tipo, fatta di marketing, palati esigenti e tradizioni gastronomiche. E il riferimento al marketing non è generico, è la matrice di tutta questa storia.

E come in ogni storia c’è un protagonista, il nostro si chiama ENRICO CARRETTA, un set, che dal negozio-laboratorio nelle adiacenze di corso Lodi si è poi spalmato in “esterni” sul territorio milanese, e un plot narrativo. Nel caso di Enrico la storia è quella di un giovane lucano, salito nella metropoli lombarda come altri conterranei per abbracciare l’eccellenza del sistema
formativo italiano: l’Università privata Luigi Bocconi.

Classe 1975, Enrico decise che di quella laurea non sapeva cosa farsene.
O, meglio, le competenze sono servite per raffi nare l’estro manageriale, il cosiddetto “pezzo di carta” è rimasto invece cristallizzato in cornice. Siamo alla fine dei ‘90, l’immigrazione dal Sud è ormai sedimentata e con essa la diffusione di prodotti alimentari del Mezzogiorno, e le mozzarelle non facevano certo eccezione.

Scritto da: Fabio Butturi – (Marzo 2013)
Fonte: “Premiata Salumeria Italiana” – LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

GUSTO FRESCO D’ESTATE: FIOR DI LATTE

Mozzarella lombarda? I puristi arricceranno il naso solo a sentirselo dire. Ma dovranno ricredersi una volta assaggiata. Il CENTRO DELLA MOZZARELLA lavora in proprio il latte vaccino proveniente da un allevamento del lodigiano. Il casaro, nel laboratorio in via Benaco, a Milano, produce quotidianamente caramelle (nodini piccoli) nodini, perline, trecce, campagnole, burrate, (con, all’interno, la classica stracciatella oppure Gorgonzola) Tutta roba eccellente, ma non così sorprendente come la classica mozzarella di bufala. Il latte, supercontrollato e selezionato, proviene dal medesimo allevatore, che ha solo 50 capi. E il latte vaccino, in vendita però solo nel negozio di via Benaco (negli altri quattro sparsi in città si trova la produzione vaccina in proprio, mentre quella di bufala viene dalla Campania), non sfigura per nulla di fronte alle eccellenze del sud Italia. Tutto questo business goloso e di gran qualità è stato creato da un lucano emigrato a Milano e laureato alla Bocconi, Enrico Carretta. Che non dimentica la sua terra e infatti i suoi negozi sono pieni di altro prodotti della Basilicata, dai vini al Caciocavallo, ai tarali.

Scritto da: Donatella Bernabò Silorata – Loredana Tertaglia – Gian Luca Moncalvi – (luglio 2012)
Fonte: “DOVE” – LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

ENRICO CARRETTA, DOPO ESSERSI LAUREATO ALLA BOCCONI E AVER TROVATO LAVORO, SI E’ LICENZIATO

E’ il 1994 ed Enrico arriva a Milano dalla Basilicata per frequentare l’Università: la Bocconi, economia con indirizzo pubblica amministrazione. Studia, si impegna e ottiene buoni risultati. Tutto sembra andare come previsto. La sua vita procede come quella dei suoi compagni di studi. Ma Enrico ha una passione : la mozzarella. “A Milano non c’è la mozzarella buona come quella di casa mia” racconta Enrico Carretta, 35 anni, originario di Lavello, in provincia di Potenza. “Così, quando proprio non ne potevo più chiedevo a mio padre, che viaggiava molto per lavoro e spesso capitava a Milano, di portarmi la “nostra” mozzarella. Quella fatta dai caseifici della Basilicata”.

“Facevo mozzarella party in collegio”
Ma quella bontà non piaceva solo ad Enrico. “D’altronde mozzarelle, burrate, e ricotte così mica passano inosservate”, tanto che i colleghi dell’università non si facevano pregare se li invitava ad assaggiare queste prelibatezze del Sud. “Allora cominciai ad unire il buon gusto al dilettevole, organizzando “mozzarella party” in collegio.Durante una di queste serate, mio padre, vedendo quanta gente partecipava, mi propose di mettere in piedi un caseificio a Milano”.

Scritto da: Elena Inversetti – (Aprile 2011)
Fonte: “Vero” – Settimanale di attualità – LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

CONTROCORRENTE – EX BOCCONIANO, CARRETTA HA LASCIATO TUTTO PER APRIRE UN CASEIFICIO.

HA MOLLATO TUTTO “Contro tutti”. Del resto cosa pensereste se vostro figlio, laurea in Economia delle pubbliche amministrazioni e posto assicurato in una società di consulenza, vi dicesse: “Cambio vita e apro un caseificio: voglio produrre mozzarelle a Milano”? “Sa quante volte mi sono sentito ripetere :”Sei un pazzo”, sorride Enrico Carretta, trentacinque anni. Oggi, l’ex bocconiano originario di Lavello, un paesino di tredicimila abitanti in provincia di Potenza, guida un’azienda che può contare su cinque punti vendita e un ristorante a due passi da Piazza Affari: “Ho un locale anche a Porto Cervo”

Scritto da: Nicola Palma – (11 novembre 2011)
Fonte: “Il Giorno” – LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

Shopping a Milano

Enrico Caretta, bocconiano pentito, è il timoniere di questa azienda che conta un laboratorio con licenza di vendita al minuto e una piccola collana di negozi, sparsi per la città. Compreso un piccolo take away con una ventina di posti a sedere per il consumo in loco, in via Lamarmora.
Caretta produce artigianalmente (con latte di bufala di un allevamento a Peschiera Borromeo) i seguenti prodotti: mozzarella e ciliegine (queste ogni mattina), tome, bufalotte (un formaggio cremoso), taleggio. I prezzi? 16, 50 euro al chilo per le mozzarelle; da 16,50 a 18 euro al chilo per gli altri prodotti. Acquista e rivende, inoltre, formaggi vaccini, come mozzarelle, stracciatelle, burrate, scamorze, ricotta, primosale. Lo yogurt di bufala è un’altra specialità della casa. Mentre sono “di importazione” taralli, pasta, vino, biscotti.

Scritto da: Valerio M. Visintin – (21 marzo 2013)
Fonte: “vivimilano.it” – LINK

Una mozzarella tira l’altra

Un tuffo nella tradizione che si sposa con il mercato dell’oggi. Fare mozzarelle artigianali si può.

Tratto dalla trasmissione televisiva: “Mi metto in proprio” (2011)
Fonte: “La7″ – LINK AL VIDEO

Laureato alla Bocconi ma sfonda a Milano producendo mozzarelle

di MICHELE PIZZILLO

LAVELLO – Laurea in Bocconi appesa al chiodo per dedicarsi all’antica arte casearia. Questa la scelta di Enrico Carretta, 37 enne imprenditore originario di Lavello, che in pochi anni a Milano ha creato un vero impero della mozzarella: 5 negozi già avviati e un altro in apertura in zona Sempione, più un ristorante vicino alla Borsa, il Vaso di Pandora e la piattaforma per iniziare anche con l’e-commerce. I negozi sono sempre pieni di buongustai che finalmente hanno modo di assaporare la vera mozzarella, oltretutto di produzione quotidiana da latte che arriva da una cascina di Lodi. Più chilometro zero di così.

I casari, Michele Brienza e Biagio Floro, però arrivano da più lontano, da un piccolo centro lucano, Forenza. Mentre la commessa-immagine, quella che tra una battuta e l’altra con i clienti, simpaticamente rifila frasi «terroncini» dice lei, Maria Urso, è di Ostuni «rubata al ristorante di famiglia», confessa Enrico. Carretta a Milano arriva nel 1994, per frequentare il corso di laurea in aziende pubbliche della prestigiosa università Bocconi. La nostalgia per la buona mozzarella che non mancava mai sulla tavola di casa è immediata. Così, ogni qualvolta si sentiva con i genitori, Enrico chiedeva sempre l’invio di latticini freschi.

Papà Pasquale ne mandava tanti che il futuro dottore ne approfittava per organizzare mozzarella-party fra i bocconiani. Esperienza che tornerà utile sette mesi dopo aver conseguito la laurea. Quando, in pratica, lascerà il lavoro per fare impresa con il prodotto alimentare che più amava e che più aveva difficoltà a trovare a Milano. Dice Carretta: «Avere un’idea è piuttosto facile; potrebbe essere anche semplice svilupparla; più difficile è tenerla in piedi, una volta avviata l’impresa».

Scritto da: Michele Pizzillo – (06 marzo 2013)
Fonte: “La Gazzetta del Mezzogiorno” – LINK WEB | LINK ALL’ARTICOLO COMPLETO

Centro della Mozzarella

Fino all’altro ieri non pensavamo fosse possibile mangiare a Milano una mozzarella fresca – veramente fresca. Tantomeno credevamo esistesse in città – veramente in città – un caseificio artigianale con tutti i crismi. Fino all’ altro ieri appunto, quando abbiamo scoperto (nel nostro quartiere per di più) uno dei punti vendita del Centro della Mozzarella. I latticini qui in vendita sono confezionati tutti nel laboratorio produttivo di Via Benaco con latte proveniente da bufale e vacche di un allevamento di Peschiera Borromeo, distante solo 10 km.

L’artefice di questa geniale idea imprenditoriale è Enrico Carretta, un ragazzo lucano trapiantato a Milano per studiare alla Bocconi. In un articolo sul blog dell’ottimo Tommaso Farina racconta come tutto ebbe inizio nell’ormai lontano 1997: «avevo nostalgia di mozzarella, me la facevo mandare da mio padre e la gustavo coi miei amici nei collegi universitari. A un certo punto ho pensato: perché non produrla qui?».

Nel corso degli anni, i punti vendita sono diventati quattro e la gamma di delizie prodotte ‘in casa’ è aumentata a dismisura: alle mozzarelle (vaccine e di bufala) si sono aggiunte infatti la burrata (definita setosa e angelica dal già citato articolo di Farina), la stracciatella, diverse varietà di caciocavallo e di pecorino. Personalmente abbiamo provato gli squisiti tranci di fiordilatte, la ricotta (assolutamente freschissima, perfetta sia nella consistenza sia nel sapore – delicato ma non troppo) e una profumatissima scamorza, morbida, gustosissima ed irresistibile.

Non solo latticini. Nel negozio da noi visitato abbiamo potuto notare anche un vasto assortimento di specialità lucane (sottolii per esempio) e abbiamo acquistato un eccezionale pane, sul genere di quello di Altamura, cotto nel forno a legna. E che dire dei prezzi? La qualità si paga. In particolar modo A Milano, dove si pagano care anche le porcherie. Per carità, il nostro scontrino non era proprio eccesivo: certo è che (almeno noi) non possiamo spendere tutti i giorni 10 euro sonanti per due tranci di fiordilatte, una scamorza e un po’ di pane – la ricotta ci è stata gentilmente regalata per provarla.

In ogni caso torneremo (e molto presto) al Centro della Mozzarella. Anche perchè, la caratteristica imprescindibile che deve avere una buona bufala o una buona fiordilatte, è la freschezza: fa piacere che qui il concetto di km0 non sia un’ insignificante bandiera da sventolare in modo ideologico ma una realtà applicata solo e unicamente per la soddisfazione dei nostri palati.

I punti vendita a Milano:
Via Benaco 1 (anche laboratorio)
Via Lomellina 56
Via Teodosio 1
Via Lamarmora

Scritto da: The Big Food – (25 marzo 2010)
Fonte: “The Big Food” – LINK

Lo spettacolo della mozzarella made in Milano

Sabato scorso ho riassaggiato una delle mozzarelle vaccine più buone che conosca. E’ quella della famiglia Carretta e del loro Centro della Mozzarella di Milano, in via Benaco, a fianco dello scalo merci di Porta Romana: lo vedete nella piccola mappa (scusate la scarsa qualità della freccetta, ma è quanto di meglio le mie limitate risorse grafiche consentano). Ne ho scritto su Libero più volte, e l’hanno fatto pure Licia Granello su Repubblica e Paolo Marchi: e tutti e tre (oltre a qualche migliaio di altri clienti) concordiamo sulla bontà di quelle mozzarelle fresche, esagerate, strepitose.
Enrico Carretta è arrivato anni fa dalla Lucania per laurearsi in Bocconi: nostalgico dei sapori di casa, ha deciso prima di tutto di portarsi dalla sua terra formaggi e salumi. Poi, trascinato dalla passione di papà Pasquale, ha iniziato a venderli, e poi a farli in proprio (i formaggi). Sicché, eccolo qui (o negli altri due punti vendita di via Teodosio e via Lomellina) a filare e caseificare ogni giorno il latte freschissimo che arriva da stalle della cintura milanese (nel 2005, mi dissero che si trattava di un allevatore di Peschiera Borromeo), con un brevissimo tragitto di trasporto che non ne compromette la qualità. Da qui, ecco la mozzarella. Quella di grossa pezzatura si chiama Campagnola: addentatela avidamente, sentite il sapore del latte (quello che in certe mozzarellacce industriali quasi si stenta a percepire), lasciatevi invadere la gola dai suoi sensuali umori. Uno spettacolo. E miracolo anche maggiore è la Burrata stile Andria: il fatto che sia freschissima (oltre che priva degli additivi che spesso vengono aggiunti per preservarla) ha la sua importanza, e qui gioca un ruolo fondamentale il fatto che venga fatta in loco, e non debba subirsi un intero viaggio dalle Murge alla Lombardia. Che bontà, che tripudio di avvolgente cremosità. senza le disturbanti sensazioni acidule che spesso si percepiscono.
Morale della favola, andateci. Il numero di telefono è 02 55219286. Oltretutto, come si desume da questa pagina, sembra che venda pure i prodotti del Caseificio Caggiano, grande artefice di pecorini deliziosi.

Scritto da: Tommaso Farina – (06 luglio 2007)
Fonte: “Blog Tommaso Farina” – LINK

Oggi il giornale City dedica una lunga intervista al giovane lucano che ha riscoperto – con successo – le radici

A Milano l’imperatore delle mozzarelle si chiama Enrico Carretta ed è di origine lucana. Lo svela questa mattina il giornale City (versione locale del Corriere della Sera) con una lunga intervista a Carretta (clicca QUI per trovarla). Il giovane, fresco di laurea alla prestigiosa Bocconi, e dopo qualche mese in giacca e cravatta a provare la vita da manager, ha capito che le sue radici erano il futuro. E ha fondato quello che il giornale on line chiama “l’impero delle mozzarelle”.

In dieci anni ha aperto sei nuovi negozi, un ristorante a Milano in piazza Affari, centro della borsa italiana (il “Pandora”), addirittura un ristorante (il “Moz’Art”) a Porto Cervo, zona di lusso della Sardegna. E poi le sue mozzarelle “piovono” copiose su negozi e alberghi milanesi. Organizza anche feste. Ha 23 dipendenti.

Scritto da: Redazione – (22 luglio 2011)
Fonte: “Il Giornale Lucano” – LINK

Perchè Centro della Mozzarella?

Tutti i nostri prodotti vengono preparati seguendo le ricette artigianali. Non tralasciamo nulla durante la produzione delle nostre candide bontà.

Ogni prodotto è preparato con ingredienti selezionati e genuini. Gli ottimi standard qualitativi ci permettono di offrirvi prodotti sempre freschi da gustare.

Il sapore di ogni prodotto lascerà il vostro palato deliziato. Sappiamo deliziare ogni gusto, da quello più semplice a quello più raffinato.

Cosa dicono i clienti di noi

Daniel J.

Se volete mangiare un’ottima mozzarella o una squisita burrata dovete andare in via Benaco al Centro della Mozzarella, vero e proprio paradiso terrestre per chi ama questo tipo di specialità culinarie del sud Italia. Qui potete comprare degli incredibili prodotti realizzati esclusivamente con latte proveniente da una cascina della lombardia. Le mozzarelle, la ricotta e la stracciatella sono deliziose…

Paolo G.

Ci ha pensato, anni fa, Enrico, milanese di adozione, che io chiamo “laureato in mozzarella”. In realtà è laureato in economia e commercio, in Bocconi, ma ha avuto la buona idea di mettersi a produrre i formaggi che mangiava a casa e si è industriato per riproporre i sapori della sua infanzia in Lucania. Ma ha voluto mantenere la qualifica di artigiano, con produzioni accurate e limitate che gli vengono dalle bufale di proprietà che sostano a Peschiera Borromeo, in fondo non lontane, nonché di mucche, sempre nell’allevamento alle porte di Milano…

Francesca T.

…Il negozio è un caseificio artigianale che si serve del latte di una cascina lombarda per produrre le sue meravigliose mozzarelle, burrate (punto forte del negozio) e ricotte. ahahahah, che smacco a mozzarellone romano doc, la mozzarella lombarda…. si fa per dire naturalmente… Il Centro della Mozzarella vende anche altri prodotti tipici del sud, paste varie e tarallucci.

Catering - Eventi

La cura e l’attenzione al nostro cliente è la nostra mission donargli sensazioni ed emozioni che fanno riscoprire nel cibo le antiche tradizioni e la genuinità della nostra terra impreziosire le proprie serate con gli amici e arricchire i loro palati di gusti e sapori raramente rintracciabili.

Le nostre leccornie sono proposte spesso in eventi con centinaia di persone (ma anche direttamente a casa vostra) ci pregiamo di proporre la “mozzarella fatta al momento” con il casaro che impasta a mano il prodotto e lo propone caldo da gustare agli ospiti/clienti

Un evento molto interattivo dove anche voi potrete provare a filare la mozzarella i bambini impazziscono quando lo fanno.

La nostra squadra è fatta di persone giovani ed è il concetto di imprenditoria e di dinamicità che mettiamo al vostro servizio pertanto se ci voleste provare potete certamente visitare il nostro sito dove trovate tutte le info necessarie.

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